per una dignitosa morte della gerarchia funzionale.
Non scrivo di “vegetale” perché oggi si parla tanto di “green” e di “capitalismo green”. O semplicemente perché le imprese si stanno sforzando a vivere seriamente la responsabilità sociale. Scrivo perché è cruciale, ora più che mai, trasformare le nostre imprese – avviando un progetto di pianificazione strategica – per portarle a vivere secondo la natura vegetale abbandonano quella animale.
Cosa significa? Cosa comporta tutto ciò?
Le nostre imprese, da sempre sono strutturate con una organizzazione gerarchia, il lavoro ben organizzato con buoni modelli funzionali e cosi via (ci sono troppi esperti in materia e non mi dilungo).
Questa organizzazione gerarchico-funzionale ci ha consentito di essere veloci nel business e reagire prontamente agli cambiamenti del mercato e diventare liberi protagonisti del vivere sociale a differenza delle organizzazioni pubbliche o politiche legate a vincoli burocratici, ancorate al territorio e quindi molto più lente. Se condividiamo che il nostro tempo è stato il tempo della “velocità” (il time to market) possiamo ben dire che noi imprenditori siamo i veri vincitori della evoluzione sociale e non solo (vedi la tecnologia).
Ma è stata proprio la tecnologia che ha incominciato a dare i calci al nostro modo di lavorare in azienda.
Con internet e tutto quello che ci ha permesso di fare utilizzando le “nuove connessioni” e lo stare in “rete” (cosa che non ha nulla a che fare con la gerarchia) le cose sono cambiate e così abbiamo iniziato ad immaginare un modello di organizzazione del lavoro distribuito dove i soggetti sono liberamente interconnessi?
Confusione? Caos? Perdita di efficienza?
Ci siamo avvicinati al modo di vivere delle piante, al mondo vegetale, non certo agli organi e le gerarchie degli umani.
Se ci pensi, gli alberi hanno una caratteristica fondamentale: sono ancorati al suolo, hanno radici (sono queste che comandano della loro vita, non certo il tronco).
Questo stare ancorati a terra certamente è un bel problema. Difronte ad una minaccia non si può scappare. Bisogna solo subire e stare fermi li.
Ma come fa il mondo vegetale a sopravvivere nonostante tutto?
Per riuscire in questa operazione miracolosa, le piante svolgono le loro funzioni vitali con tutto il loro corpo, e quindi sono capaci di rigenerarsi anche quando ne perdono una grande quantità (anche sino all’80%).
Noi umani siamo diversi dal mondo vegetale e se vogliamo dirla tutta ne abbiamo un gran vantaggio dalla nostra diversità: respiriamo con i polmoni, ascoltiamo con le orecchie, vediamo con gli occhi, abbiamo tanti organi vitali.
Le piante, invece, non hanno organi e quindi vedono, respirano, sentono con l’interezza del loro corpo (cioè tutto è corpo niente organi).
Dove voglio arrivare? È evidente che sto usando questa metafora per spiegare la vera vulnerabilità delle nostre aziende che, guarda caso, oggi è l’organizzazione gerarchica con organi funzionali (organi vitali).
Noi abbiamo un sistema gerarchico per pensare e decidere (Soci, Cda, Manager).
Le funzioni vitali dell’impresa sono in alcuni organi specifici, nelle piante no. Pensano e decidono con le foglie, con i rami, col fusto, con le radici. Le loro funzioni vitali sono spalmare in tutte le loro cellule.
Gli organismi aziendali specializzati nel prendere decisioni (organi vitali) ci hanno consentito una grande efficienza e un enorme successo cognitivo, ma cosa succede se uno di questi organi non funziona? È possibile che muoia tutta l’impresa.
La natura ci dice che è molto più difficile uccidere una pianta perché tutto il suo corpo è di fatto un organo vitale.
E allora cosa ne deduciamo?
Le organizzazioni che, dopo i traumi che stiamo vivendo ,vogliono sopravvivere (o rigenerarsi) devono imparare a respirare, ascoltare, ricordare, decidere, agire, parlare con tutto il corpo, come le piante.
Devono ripensare e stravolgere la rigida struttura gerarchica. In realtà la dovrebbero abolire.
Le imprese che hanno l’obiettivo di sopravvivere e crescere nella nuova economia sono chiamate ad evolvere decentrando e spalmando tutte le funzioni (compresa quella imprenditoriale) a tutte le persone che compongono l’organizzazione, rinunciando ad un controllo gerarchico di tutti i processi e decisioni, attivando e responsabilizzando tutti.
Non è difficile se ne capiamo l’importanza. Le piante sopravvivono a tutte le intemperie, perdono pezzi importanti ma basta un piccolo ramoscello per rinascere. Nelle piante, il carattere imprenditoriale e diffuso in tutto il corpo.
L’imprenditore è generativo per vocazione; L’impresa è generativa e non può morire perché l’imprenditore ha deciso di decidere solo lui.
Come vedi basta poco per capire tutto ciò, anche se dobbiamo essere attenti alle parole di San Paolo che ci ha detto: “lo spirito è forte ma la carne è debole”.
Che tradotto in termini spiccioli significa: “vorrei ma non ci riesco”.
Il cambiamento dell’organizzazione verso il modello vegetale è difficile e necessità di tanto sforzo e sicuramente non potrà accadere in poco tempo e con la sola volontà dell’imprenditore. È necessaria una visione condivisa ed un buon piano strategico.