Davide, il mio collaboratore, sapendo della mia idea di realizzare un workshop di alta formazione, nel quale avrei trattato il tema dell’umiltà nella leadership mi ha regalato una meravigliosa sintesi della sua ultima importante lettura.
Trattasi del best-seller dal titolo “Good to Great” scritto dal professor Jim Collins.
In assoluta sintesi, il libro risponde ad una sola e semplice domanda: Come una azienda può diventare eccellente?
Per dare questa risposta l’autore, con i suoi 25 ricercatori, ha impiegato 5 anni intervistando ben 1435 aziende di successo.
Dopo una lunga e rigorosa selezione il gruppo di ricerca si è concentrato su 11 aziende che nell’arco degli ultimi 15 anni erano passate dal grado di giudizio “buono” a quello di “eccellente”.
Cosa le ha differenziate dalle altre aziende? Noi diremmo, quale è stato il fattore critico di successo che le ha permesso di fare questo importante salto di qualità?
La risposta è stata una sola: lo stile di leadership del “capo”.
I leader delle 11 aziende che si sono trasformate da “buone” a “eccellenti” erano tutti caratterizzati da una insolita e strana combinazione di “forte umiltà e grande determinazione”. Tutti, nessuno escluso.
Questi 11 leader con un atteggiamento schivo ed imbarazzato davanti ad un intervistatore hanno
dichiarato che il successo dell’azienda è stato possibile solo e grazie al fatto di aver avuto un team grandioso alle spalle.
E, quando l’azienda ha dovuto subire un fallimento, questo è accaduto solo per effetto dei propri errori.
In buona sostanza, questi leader, nel successo sanno riconoscere i meriti degli altri, nelle sconfitte sanno fare un buon esame di coscienza.
Jim Collins dice chiaramente che per essere un leader che porta all’eccellenza la propria azienda bisogna avere, obbligatoriamente, dentro di sé il seme dell’umiltà.
Ed avverte, che a differenza di quello che si crede, per trasformare una azienda da buona a eccellente non necessitano leader carismatici, quelli che fanno notizia e che diventano “personaggi” con grande popolarità.
I leader carismatici realizzano “grandi aziende” ma non “aziende grandi”.
Per queste ultime necessitano leader con:
– una evidente volontà di vedere se stesso accuratamente;
– una comprovata capacità di stimare i contributi e i punti di forza degli altri;
– una grande motivazione ad imparare e ricevere feedback;
– una buona capacità di coinvolgere i propri collaboratori mediante un approccio che privilegia l’ascolto attivo e che ammetta, in modo trasparente, i propri limiti.
Occorre essere umili.