L’assenza di Etica
Il “difetto” principale del tempo che stiamo vivendo è l’assenza dell’Etica morale e civile.
Le nostre imprese, oramai, aderiscono da qualche tempo a un’economia schiava della finanza la quale è spietata contro l’Etica:
- Perché l’Etica è troppo umana! È svantaggiosa per la finanza,
- Perché l’Etica porta a riconsiderare il giusto predominio dell’uomo sul denaro,
- Perché l’Etica chiama l’essere umano alla sua piena realizzazione e alla indipendenza da qualunque schiavitù.
Per questo motivo – assenza dell’Etica – non fanno più alcuna notizia le migliaia di imprese chiuse ed imprenditori in crisi sino a desiderare la morte.
Mi piace ricordare questo profondo pensiero del mahatma Gandhi:
“Una vera economia non può mai porsi contro il più elevato criterio etico, proprio come qualsiasi vera etica, che sia degna di questo nome, deve essere al tempo stesso una buona economia.”
E’ molto bello questo pensiero che toglie ogni dubbio della profonda unione e interesse che esiste tra economia ed etica.
Uno dei regali che l’Etica fa all’imprenditore è la possibilità di riconsiderare ciò che le imprese hanno dimenticato da molto tempo, la “gratuità”.
Due grandi arterie
La nostra vita
La gratuità arriva nel mondo, trasformandolo ogni mattina, attraverso due grandi arterie.
1) La prima arteria è dentro di noi, poiché ogni essere umano ha una capacità naturale di gratuità. La vita stessa, il nostro venire al mondo, è la prima grande esperienza di gratuità; ci ritroviamo vivi, chiamati all’esistenza, senza averlo scelto.
Se la gratuità non fosse già in noi, non potremmo riconoscere né apprezzare la gratuità degli altri, resteremmo intrappolati dentro il nostro narcisismo, e saremmo incapaci di vera bellezza e di ogni virtù.
Forse non c’è dolore umano più acuto di chi vede la propria gratuità calpestata e offesa dagli altri.
Per questa ragione la gratuità è dimensione costitutiva dell’umano, di ciascuno di noi, anche quando viviamo da homo oeconomicus, che oggi invece sistematicamente la nega e la respinge.
Senza gratuità il signor Lorusso resta sempre e soltanto cliente, collega o fornitore: è la gratuità che lo fa diventare Roberto
Il carisma
2) La seconda arteria attraverso la quale ci giunge la gratuità si chiama carisma.
Parola molto in disuso ma che in azienda potremmo tradurre come “competenze innate”, “capacità naturali”, “doti intellettuali che ci lasciano impressionati”. Il carisma è la caratteristica di chi, grazie alla propria personalità, esercita fascino, attrazione e potere di persuasione sugli altri.
Molto spesso ti sarà capitato di dire: Michele è un leader dotato di carisma.
Quando si incontra un autentico portatore di carisma, sia esso un collaboratore, un consulente, un possibile socio, la prima esperienza che facciamo è la sensazione fisica di incontrarti con una persona che ti vuole bene, e che fa edl suo lavoro un bene per il mondo.
Il carisma ha una natura antropologica e ontologica: è l’essere – la persona -che si manifesta, che si rivela nel suo intero splendore.
Il carisma non è una questione spirituale – come molti pensano ricordando i testi di San Paolo – bensì naturale, il carisma è pura laicità.
Pensa per un attimo al ruscello che si getta nel lago solo perché obbedisce ad una legge naturale. Così è il carisma: chi lo riceve agisce perché “è fatto così”, e perché “non potrebbe fare altro”.
Ogni tanto, molto più spesso di quanto tu possa pensare, arrivano nelle nostre imprese persone con il carisma speciale della gratuità.
Queste persone un tempo agivano soprattutto all’interno delle religioni, o delle grandi filosofie.
Oggi invece operano anche in altri contesti: imprese, associazioni, politica, ecc.
Ce ne sono molti in giro, ma il vero problema è che raramente abbiamo la capacità di riconoscerli.
Hai mai pensato a cosa stiamo rinunciando?
Gratuità non è costo zero
E’ molto probabile che tu abbia pensato alla gratuità come ciò che definiamo gratis (prezzo zero), ebbene qui ti sbagli di grosso. Gratuità è valore infinito. Per dirlo in poche parole gratuità è tutto quello che tu aggiungi a ciò che faresti per contratto; e questo “di più” che aggiungi ha un alto valore non costo zero.
Hai mai pensato a quanto vale la dedizione di un tuo collaboratore che ad ogni cosa che fa aggiunge, di sua iniziativa, – senza che tu l’abbia chiesta – qualcosa che rende migliore quel servizio o quel prodotto o quella relazione con il cliente?
Forse tu stai pensando che a te non costa niente; invece ti costa tanto, perché alla prima volta che non saprai riconoscere quella gratuità sarai punito dall’amara verità dell’indifferenza.
Ricordi cosa ho scritto prima? Forse non c’è dolore umano più acuto di chi vede la propria gratuità calpestata e offesa dagli altri.
La gratuità ha valore infinito, non è disinteresse ma interesse per tutti e di tutti.
Quando si agisce con questa gratuità, non si segue la logica del calcolo strumentale mezzi-fini – cosa ne viene a me? – ma si ama quella data attività o persona per ciò che è, e prima dei risultati che porta.
Pensa a questo: se lo scienziato non si immerge a capo fitto nelle sue ricerche, se l’artista non amasse l’opera che sta creando, se tu come imprenditore non ti appassionassi alla tua impresa, è molto difficile che il mondo potrebbe disporre di grandi scoperte, grandi imprese ed eccellenti opere d’arte.
Termino fornendoti una consolazione: sulla terra abbiamo una buona eccedenza di gratuita. Tanto è vero che nessuno si potrebbe liberare e riscattare dalla mediocrità se non facesse durante la sua vita almeno un’azione di eccedenza gratuita.
Ma non basta saperlo, è necessario che questa eccedenza di gratuità sia messa in circolazione, anche e soprattutto nella tua impresa.
Tu vuoi fare l’imprenditore e vuoi intraprendere in libertà e non schiavo e vittima della attuale aberrante logica del neo-liberismo di mercato e del capitalismo finanziario.
Roberto Lorusso
Founder & CEO Duc in Altum srl